Joseph Purple poeta metropolitano (Crema 1977).
Giorni immortali
Eravamo appena partiti. Già si ritornava.
Io e lei si costruiva.
” stiamo viaggiando molto” mi disse
” a tutto jazz !” risposi
La notte prima
Aggrovigliati ad ogni ora
Mangiare, scopare, doccia, fumare
Sulla nostra astronave
Il letto
(la doccia in bagno !)
Poi arrivò l’alba
Poi ancora scopare
Poi due uova fritte
Poi in spiaggia
distesi al sole.
Mentre il serpente d’asfalto che attorciglia la costa
ci sta riportando a casa
L’oscurità nel mare
La tristezza nel cuore
” Siamo cresciuti tra questi sassi”
” Stiamo morendo di nostalgia”
Faremo festa fino al termine per non accorgersi di essere alla fine.
Stavano passando
I giorni immortali
Per sempre
Era l’inizio del millennio
E tu mi hai chiesto
Una Marlboro
Io ti ho dato una bomba
E l’abbiamo felici fumata
Poi t’ho dato
Schizzi d’amore
che iniettati
Ci resero immortali
Morimmo
Io per primo
E tu soffristi
Ci rincontrammo da sconosciuti
Mentre altri
Provavano l’immortalità
Dopo vent’anni d’amore
Ti stancasti di me
Io restai solo
e ti rimpiansi fino a marcire
Adesso, quando ci vediamo
Al pub love
nella stanza rossa
Alla quarta esistenza
Tu mi offri jack Daniel’s
Mentre parliamo dei figli
E fumiamo Winston rosse
Poi tu mi guardi negli occhi
E mi baci leggera
L’angolo della bocca
Prima di andare al lavoro
E morire
Ancora.
Crateri
La coda delle stelle
filanti, gettate
dal finestrino da morte,
forava la pelle del sedile.
Rimanevano i crateri
della storia (i misteri).
Paesaggio
La luna seminascosta dal gelso
sussurra riflessi
mentre la psicadelia mi annebbia,
la campagna è scolpita
nella penombra.
Strada
Tutto può finire.
Goccia di pioggia che termina
la sua missione.
Precedenza allo stop.
Capita davanti ma è già tardi
Oppure ti sfiora
ed io tremo.
Mi fermo per respirare.
Qualcuno ha voluto
che ascoltassi ancora il Jazz.
Tu mi hai pensato forte
ed io non sono più libero di schiantarmi.
Come rifiuto platico sulla riva del mare
Aspetto il sapore migliore
Se mi parli sincera di te
Starò qui ad ascoltare
E soltanto leggendo verità
Dai tuoi occhi e dalle tue rughe
Mi aprirò al tuo amore
Non lo so più
Se sei tu che cerco
Nel torbido di questa piscina
Colma di corpi spogli
Scartati e sconfitti
O se sono io
Che rincorro l’assurda
Impossibile luce
E m’arrovello ad ogni secondo
Senza sfondare le porte
Che pochi seppero aprire
Sono passati anni
D’amore e di follia
E ne passeranno altri
Nei miei giovani dolori
Ma non si placherà mai
Questa forza nera
Che mi spinge e mi lega
Che mi manda all’amore
E mi riporta sul fondo
Come un rifiuto plastico
Sulla riva del mare.
Preferisco
Preferisco uscire a piedi anche d’inverno
camminare solo alla deriva
per le vie deserte all’ora di pranzo
ed evitare lo zapping sul morbido divano.
Preferisco stare nella vera noia
piuttosto che nell’ artificio
e preferisco scrivere biglietti di ringraziamenti
per il funerale di nonna (un triste e uggioso funerale)
piuttosto che sedermi e sedarmi al bar
bevendo caffè
e leggendo il tabloid provinciale
che trasmette la malaria.
Preferisco stare nella noia
quella santa, grassa e piatta
aspettando qualcuno che venga a salvarci.
Altro giorno
I
Altro giorno
Poca roba
Vita da poveri…….
Oggi ho guardato la metropoli
Ho paura di quelle facce
E adesso
Che sono in astinenza
Esco con la ragazza
II
La noia è finita
Il sesso all’infinito
Calda
Tutto è stato perfetto
Neppure il sabato
Succede
III
Ora sono nel letto
Ascolto la rivoluzione
Pulsa
Sento il sangue
All’attacco
IV
Ho la faccia bollente
Per domani
Rimane una dose
Sono passato per cento bar
Tutti uguali
Nessuna felicità
V
Nelle mie vene
Sta il mio cervello
Faccio
Anche se non voglio
E mi disintegro
E non bado
Sarai sempre al mio fianco ?
VI
Non c’è niente
Niente diverso
Dal solito
Scrivo
Non mi capita altro…..
Basterebbe una luna pulita
Per ogni giorno
Con la noia segregata
Dietro la nostra fantasia.
Gennaio o Febbraio
……… E ad un certo punto feci il buffone
e salutai tutti vomitando in salotto
con i parenti che scuotevano la testa
e la mia ragazza
perse il rispetto per me.
Ed io, che non sapevo che mese fosse,
decisi di essere vero per sempre
poichè il sistema non meritava
il mio sacrificio.
E allora il giorno dopo
feci ancora più schifo
perché non me ne fregava più un cazzo.
Sconfitta
Lo sai che non sarai
mai
pronto.
Quando arriverà
la sconfitta
allora
morirai.
Un attimo.
Son cose che conosci già.
Lo sai come si fa.
Lo sai…………
Lo sai…………
Siamo stanchi
Diciamoci la verità
Siamo stanchi
Di alzare la saracinesca
Di abbassare la saracinesca
Di portare giù la spazzatura
Siamo stanchi
Dell’angelus del Papa
Di far sempre la stessa strada
Di correre sapendo che non cambierà
Diciamoci la verità
Siamo stanchi
Di portare fuori il cane a cagare
Di leggere il giornale
Dagli appelli alla pace
Di aspettare miracoli
Di spostare le lancette avanti o indietro
Siamo stanchi
Di svuotare la lavastoviglie
Di caricare la lavatrice
Diciamoci la verità
Siamo stanchi
Di prendere il treno
Di ” Come stai tutto bene ?”
“Tutto bene grazie !”
Ma tu lo sai che non va bene un cazzo !
Siamo stanchi
Dei professori
Dei vigili
Di cercare parcheggio
Siamo stanchi
Dal caldo in inverno
Delle cene di lavoro
Di sorridere al cliente
Che tanto si vede che è un sorriso finto !
Diciamoci la verità
Siamo stanchi
Di allenarci in palestra
Di aspettare l’estate
Che non dura niente
Siamo stanchi
Di ascoltare i problemi degli altri
Di fare la spesa
Di portar su la spesa
Di svuotare le borse della spesa
Diciamoci la verità
Siamo stanchi di aspettare la rivoluzione
Siamo stanchi di aspettare il messia
Siamo stanchi di aspettare il momento giusto
Siamo stanchi di aspettare sulla banchina della Stazione
Il solito treno in ritardo
Diciamoci la verità
Siamo molto stanchi
Io vorrei riposare
Lasciar perdere tutto
Stapparmi una birretta
Io vorrei starmene seduto sul dondolo sotto al portico, a guardare quelli che corrono
Aspettando che anche loro si uniscano al mio sollievo.
Tutto il resto è fuori
Nella camera d’albergo
guardo la TV spenta.
Riflette la mia notte
confermandomi che sono vivo.
Fuori nevica
e nelle auto che passano
ci siete voi.
Ehi dottore !
Ehi dottore,
che spacci psicofarmaci,
prenditi uno Xanax
e sorridi anche tu
inebetito
senza vivere……..
Cercati un amico
(meglio magari un’amica)
e buttati nell’allegria
oppure nella tristezza
di una mattina post sbornia.
Smettila di cercare
soluzioni
perché non c’è soluzione
esiste solo la vita,
l’insopportabile
senso di finito.
Ah che fardello inaccettabile
saper di dover morire !
Ma il mio gatto non lo sa,
vive curioso.
Ehi dottore,
tu non sei più curioso ?
La spiaggia
Un pallido cielo
contorna il vecchio mare
col suo riflesso incantato
gli ho parlato
nel tremolio della quiete sabbiosa
clessidra affamata
del tuo tempo
del tuo amore
di tutta una vita
Andiamo all’amore
È notte
sono sulla strada
col mio migliore amico
e siamo strafatti.
Nessuno ci farà l’antidoping.
Liberamente lanciati in sorpasso
130 km all’ora.
All’autovelox usciamo sfocati
Non abbiamo fissa dimora
non saprebbero dove spedirci il souvenir della fuga.
Autogrill.
Come straccioni entriamo
già sospettati di furto
ancor prima di varcare la porta
Telecamere a circuito chiuso.
Noi siamo l’unica cosa aperta.
Com’è strana la gente.
Due Tequila per morire
tra i muretti nell’area di sosta
fumiamo due sigarette
io cago
Lui aspetta di fuori e si gode la nottata serena
Turisti,
teppisti,
tizzoni d’inferno,
Terroni,
vecchi marpioni che vendono l’oro eterno.
Prima,
le ruote stridono
seconda, terza, 100 chilometri all’ora,
quarta,
quinta………..
In sorpasso continuo.
” Dove andiamo adesso ?”
” Dai nostri amori !”
” Arriveremo presto ?”
” Non aver fretta, farà bene al cuore”.
Joseph Purple