Siamo ancora qui. E nonostante tutto siamo ancora vivi.
Magra consolazione.
In questi momenti siamo un po’ tutti precari e mai, come in questi giorni, ci si sente sospesi e legati al momento. Aspettative ? Zero.
Proprio perchè non ci si può immaginare nulla (tipo dove e come saremo tra due o tre mesi), si vive alla giornata, il qui ed ora .
I progetti a lunga scadenza è meglio levarseli dalla testa.
Non so se mi sono spiegato.
Non avvertite anche voi quel sottile velo di insicurezza avvolgere tutto il nostro quotidiano ?
Noto che in molti però si stanno illudendo e pensano che, col passare del tempo, tutta questa storiaccia si trasformerà in un triste ricordo.
Noto anche che c’è gente che ha ripreso la solista festa.
Come l’orchestra che suonava sul Titanic, come il ballare durante la peste.
La pandemia mi ha già cambiato. Impossibile che torni tutto come prima.
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